Molte aziende hanno investito su un sito web istituzionale o su una piattaforma e-commerce, con campagne seo e web marketing, ma qualcosa non ha funzionato: non si vede un cliente.
Ecco alcuni orrori (errori non avrebbe reso bene l’idea) che non devi mai commettere se vuoi fare un lavoro degno di nota e far finire il tuo sito web tra le prime posizioni su Google, per il suo settore merceologico, con una buona strategia di Marketing Inbound.
#1 Layout del sito web
L’utente online va coccolato, viziato, sedotto e accontentato. Ogni buon navigante del web, desidera un’esperienza piacevole e semplice durante la navigazione.
Se il layout non è abbastanza user-friendly, potrebbe invogliare gli utenti a lasciare immediatamente il sito e farli approdare su altri lidi (i tuoi diretti competitor). Immagina di aver fatto un ottimo lavoro di ottimizzazione on-page e perdere visite a causa di una scelta poco felice sul layout, non ti mangeresti le mani?
#2 I contenuti del sito web
Con la stessa logica, se l’utente non trova contenuti utili o che possano arricchire la sua esperienza online, cercherà informazioni su un altro sito web.
Cerca di fare sempre un lavoro di ottimizzazione a monte. Partendo quindi dal tema e dalla struttura dei contenuti. Qualcuno ha parlato di blog aziendale?
#3 Non dimenticare la Grafica
Anche l’occhio vuole la sua parte. Luogo comune o meno, ricorda che la maggior parte degli utenti internettiani si nutrono di immagini.
Se i tuoi contenuti non sono accompagnati da immagini accattivanti, se il tuo sito web offre grafiche banali e realizzate con paint, i tuoi lettori non saranno interessati a leggere ciò che tu hai da offrirgli.
#4 Branding
Quando ti parlo di Branding intendo:
- logo
- naming
- colori
- tema del sito web
Il tuo sito ha bisogno di un progetto decente. Il tuo logo, il nome scelto, rappresentano l’identità della tua azienda (o per quella del tuo cliente). Senza uno studio oculato del Brand, il valore della tua azienda rischierebbe semplicemente di non essere percepito. Sai cosa significa? Un risultato quasi sicuramente fallimentare.
Invece sai cosa scatena un progetto accurato, studiato e ben realizzato? Lovemark ti dice niente?
Per approfondire: Brand Identity: aspetti che determinano la reputazione di un’azienda
#5 Occhio al bersaglio
L’ottimizzazione del tuo sito web non ha prodotto alcun risultato rilevante? Forse hai sbagliato target e non hai preso in considerazione i reali clienti interessati al tuo prodotto. In due parole: Buyer Personas.
Molti “esperti” SEO credono che un buon lavoro sia quello di piazzare una keyword ai primi posti nella SERP di Google. In realtà se il target della campagna non è stato ben focalizzato, si rischia di apparire in prima pagina con una parola chiave che non appartiene o che mal indirizza al nostro prodotto.
Se vuoi pubblicizzare un’officina auto, sarebbe più intelligente puntare sulla keyword “riparazione auto”, o più grossolanamente “auto”?
L’utente che cerca la parola “auto” sicuramente sta cercando il sito di una concessionaria, non di un’officina.
Sviluppare un profilo delle Buyer Personas è un’operazione fondamentale per avere un buon risultato in termini di posizionamento del tuo progetto web.
Per approfondire: Buyer persona, storytelling e content marketing: 9 preziosissimi consigli
#6 La SEO basta?
Ricorda che la SEO è solo uno degli strumenti di marketing a tua disposizione per la buona riuscita di un progetto web. Esistono infatti altre forme di marketing digitale che dovrai utilizzare per diffondere meglio il tuo prodotto e ottenere un riscontro in termini di risultati.
Non dimenticare quindi:
- blogging
- email marketing
- social media
- pay-per-click
- banner ads
Saranno ottimi alleati per la realizzazione di una buona strategia web.
Per approfondire: Adwords: ecco come fare pubblicità efficace su Google
#7 Attrarre nuovi utenti
Trasformare ogni visitatore in cliente, è mera utopia. Creare una piattaforma interessante, con contenuti sempre aggiornati, contact form per richiedere informazioni, o un e-book gratuito scaricabile tramite la condivisione su un canale social, aumenta la percentuale di quegli utenti che da sconosciuti diventano visitatori.
Una volta che sarai riuscito ad attrarre i tuoi visitatori e a raccogliere le loro mail, mantenere i contatti potrebbe farli diventare, un giorno, i tuoi migliori clienti.
#8 Studiare e aggiornarsi
Google cambia sempre le carte in gioco. Google Panda e Google Penguin sono solo alcuni esempi. I suoi algoritmi vengono aggiornati continuamente. Studiare e aggiornarsi risulta un buon modo per non fallire nella realizzazione di una strategia di web marketing.
Un esempio banale? Dallo scorso 21 aprile, se il tuo sito web non rispetta i parametri per essere giudicato da big G “mobile-friendly“, quell’etichetta azzurrina che da dispositivo mobile contraddistingue i siti perfettamente responsive, verrà penalizzato.
Per approfondire: Responsive Design: I Vantaggi di un Template Responsive
Questa informazione non è riservata a pochi eletti, bensì può essere visualizzata da chiunque. Ecco alcuni indirizzi utili dove potrai tenerti sempre aggiornato:
Immagina di aver rispettato tutti i punti sopra citati ed essere penalizzato per non avere studiato. Da strapparsi i capelli, esatto.
Rispettare questi punti ti aiuterà a rendere la tua strategia di web marketing efficace. Se hai altri suggerimenti ti invito a condividerli con me nei commenti. Un punto nascosto, di cui non ti avevo ancora parlato, è il networking! 😉
Il concetto di SEO è cambiato molto rispetto a come era qualche anno fa. Le pratiche seo black hat dovrebbero essere evitate ad ogni costo. Chi lo sa, Google potrebbe eseguire un altro importante aggiornamento dell’algoritmo penalizzando il tuo sito.
Ciao Giulio, scusami per il ritardo con cui rispondo. Sono d’accordo con te. Non ho mai praticato tecnicheSEO sconsigliate da Google.Il motivo è che quello che consiglia Google va verso una migliore esperienza utente, informazioni utili agli utenti,valore aggiunto reale e costruzione di relazioni. Questo è quello che mi piace assecondare sul web. 🙂 Un abbraccio, Marialuisa.
Secondo me molte campagne SEO faliscono perché proprietàri di siti web non sono pazienti…:)
Sono d’accordo con te. Anche questo è un fatto.Le persone sono abituate a un ROI quasi immediato, ma il posizionamento organico richiede tempo e tanta perseveranza. Grazie per il tempo che ci hai dedicato. 🙂