La pressione bassa rappresenta una condizione piuttosto comune, spesso sottovalutata nelle sue manifestazioni e nei possibili effetti sulla salute generale. In particolare, durante la primavera, quando le temperature iniziano a salire rispetto ai mesi invernali, questa problematica può accentuarsi e diventare più evidente, influenzando il benessere quotidiano. Ma quali sono i reali rischi associati e come è possibile intervenire?
Pressione bassa: definizione
Dal punto di vista medico, la pressione bassa è definita come ipotensione, in contrapposizione all’ipertensione che indica invece la pressione alta. L’ipotensione si verifica quando la pressione esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie risulta inferiore ai valori considerati normali per la popolazione adulta.

In condizioni fisiologiche, un adulto sano presenta valori pressori attorno ai 120/80 mmHg (millimetri di mercurio), dove la pressione “massima” corrisponde alla sistolica e la “minima” alla diastolica. Si parla di ipotensione quando i valori scendono stabilmente sotto i 90/60 mmHg. Piccole variazioni al di sotto della norma non sono generalmente motivo di preoccupazione, ma una pressione costantemente bassa può richiedere attenzione.
I sintomi associati all’ipotensione possono variare sia per frequenza che per intensità , differenziandosi anche in base all’età e al sesso. In primavera, complice una maggiore predisposizione nelle donne e cambiamenti nello stile di vita, la pressione bassa tende a manifestarsi con maggiore frequenza e intensità .
Cause e sintomi
Le cause principali dell’ipotensione includono situazioni come emorragie, disidratazione, disturbi cardiaci, patologie neurologiche, diabete e disfunzioni tiroidee. Anche alcune condizioni fisiologiche, come la gravidanza, oppure l’assunzione di determinati farmaci, possono favorire l’insorgenza di pressione bassa.

L’ipotensione è una condizione piuttosto diffusa e, se si mantiene entro certi limiti, spesso non comporta conseguenze rilevanti. Tuttavia, quando la pressione bassa diventa una costante, è importante non sottovalutarla, soprattutto se associata a fattori genetici, gravidanza o terapie farmacologiche specifiche.
I sintomi più comuni includono riduzione della lucidità mentale, rallentamento dei riflessi, capogiri, svenimenti, nausea e una sensazione generale di debolezza che, nei casi più gravi, può portare anche alla perdita di coscienza. Se si conoscono le cause specifiche dell’ipotensione, è fondamentale consultare il medico per valutare le strategie più adatte, specialmente con l’arrivo della primavera.
Come contrastare la pressione bassa in primavera
La primavera, ancor più dell’estate, è il periodo in cui la pressione bassa tende a manifestarsi con maggiore frequenza, in particolare tra le donne. L’aumento delle temperature e una maggiore attività fisica all’aperto possono rendere la pressione bassa un fattore di disturbo anche per chi gode di buona salute.

Le temperature più elevate favoriscono una sudorazione abbondante, che può causare una perdita di liquidi e sali minerali, contribuendo al restringimento dei vasi sanguigni e a una diminuzione della pressione arteriosa. Per questo motivo, la primavera rappresenta un periodo particolarmente delicato per chi fatica ad adattarsi ai cambiamenti climatici.
Il primo suggerimento, semplice ma fondamentale, è quello di mantenere una corretta idratazione durante tutta la giornata, soprattutto se si trascorre molto tempo all’aperto. È inoltre consigliabile evitare abiti e calzature troppo stretti, che potrebbero ostacolare la circolazione sanguigna, e preferire pasti leggeri e consumati con calma, evitando abbuffate eccessive.
Consigli “anti” pressione bassa
È importante limitare il consumo di alcolici e ridurre il tempo trascorso in piedi, poiché la posizione eretta prolungata può rendere più difficile per l’organismo mantenere una corretta distribuzione del sangue. Bisogna inoltre evitare di alzarsi bruscamente da una posizione seduta o sdraiata. In caso di episodi di pressione particolarmente bassa, è utile restare seduti o sdraiati e rinfrescare polsi e caviglie con acqua fredda.

L’alimentazione gioca un ruolo chiave: è consigliato consumare legumi e carni bianche, alimenti ricchi di ferro e proteine, oltre a garantire un adeguato apporto di carboidrati e zuccheri, soprattutto in caso di episodi di ipotensione marcata. Non devono mancare frutta e verdura fresche, che aiutano a reintegrare vitamine e sali minerali essenziali.
Come già evidenziato, la pressione bassa è una condizione molto frequente, ma è fondamentale monitorarla con attenzione e sottoporsi a una diagnosi accurata. In molti casi, l’ipotensione non è legata a patologie specifiche, ma può essere semplicemente una caratteristica costituzionale o genetica dell’individuo.