Il compostaggio rappresenta una pratica sempre più apprezzata nel mondo del giardinaggio, ma è fondamentale eseguirla correttamente per evitare di arrecare danni, anche gravi, alle piante. Un errore frequente può portare a bruciare irrimediabilmente le radici, ostacolare la germinazione dei semi e rendere le piante più vulnerabili agli attacchi dei parassiti. Procediamo con ordine per comprendere come utilizzare al meglio il compost senza rischi.
Perché non devi mettere il compost fresco sulle radici
Ma che cos’è esattamente il compostaggio? Si tratta di una tecnica molto diffusa sia negli orti domestici che nei giardini e nelle aziende agricole, che consente di riciclare gli scarti organici prima che siano completamente decomposti, utilizzandoli come fertilizzante naturale per il terreno. Questi materiali sono particolarmente ricchi di nutrienti, risultando quindi preziosi per la crescita delle piante.

Anche se il compost è un prodotto naturale, un uso scorretto può causare seri problemi alle piante. Un errore da evitare assolutamente è quello di posizionare il compost fresco direttamente a contatto con le radici. Le motivazioni sono diverse e tutte importanti.
Innanzitutto, il compost fresco, se applicato sulle radici, può contenere sostanze ancora in fase di fermentazione e rilasciare calore o composti che rischiano di bruciare le radici, compromettendole in modo irreversibile. Per questo motivo, è sempre consigliabile mantenere una certa distanza tra il compost non maturo e le radici delle piante.
Altri motivi per cui non devi mettere il compost sulle radici
Oltre al rischio di bruciature, il compost fresco a diretto contatto con le radici può attirare insetti indesiderati, aumentando la probabilità di attacchi parassitari. Alcune sostanze organiche presenti nel compost non completamente decomposto possono inoltre inibire la germinazione dei semi, impedendo così la nascita e lo sviluppo delle giovani piantine.

Un ulteriore rischio è rappresentato dall’eccessiva umidità che il compost fresco può apportare al terreno vicino alle radici, favorendo fenomeni di marciume radicale. Tuttavia, se praticato correttamente, il compostaggio è estremamente vantaggioso. Il metodo più indicato consiste nel mescolare il compost maturo al terreno, arricchendolo di nutrienti essenziali, ma sempre evitando il contatto diretto con le radici.
In alternativa, il compost fresco può essere impiegato come pacciamatura, creando uno strato protettivo sulla superficie del suolo che aiuta a trattenere l’umidità e a proteggere le radici dagli sbalzi termici. Un’altra opzione sicura è utilizzare compost maturo, già completamente trasformato, che può essere distribuito anche in prossimità delle radici senza rischi per la salute delle piante.
Come fare il compost domestico: alcuni consigli utili
Le motivazioni che spingono sempre più persone a scegliere il compost come fertilizzante sono molteplici. Oltre a essere una soluzione economica e naturale, arricchire il terreno con un concime di qualità permette di riutilizzare in modo intelligente gli scarti organici provenienti dalla cucina e dal giardino.

Il compost è un fertilizzante sano e nutriente, adatto a ogni tipo di pianta: dagli ortaggi agli alberi da frutto, fino alle piante ornamentali. Migliora la qualità del terreno sia dal punto di vista biologico che fisico e chimico. È sempre consigliabile utilizzare compost maturo, che si presenta asciutto, privo di odori sgradevoli e completamente trasformato.
Il compost maturo può essere distribuito direttamente a contatto con le radici, mentre gli scarti ancora in decomposizione vanno evitati perché potenzialmente dannosi. Preparare il compost domestico è semplice, ma è importante scegliere i materiali giusti: scarti organici freschi, materiali secchi, acqua e ossigeno sono gli elementi fondamentali per ottenere un compost di qualità.
Ecco come preparare un compost fai da te
Un buon compost fai da te deve contenere sia materiale fresco e umido, ricco di azoto, sia materiale secco, ricco di carbonio, in un rapporto ideale di 1:2. Tra gli scarti freschi più indicati troviamo avanzi di cibo, residui della cucina, gusci d’uovo, fondi di caffè, bustine di tè, erba tagliata, rametti e foglie verdi.

Per quanto riguarda il materiale secco, si possono utilizzare gusci di frutta secca, noccioli, residui di potatura di alberi e piante, fiori appassiti, segatura di legno e carta non trattata, come fazzoletti e tovaglioli (con moderazione). Gli scarti secchi, come noccioli e gusci, dovrebbero essere sminuzzati in piccoli pezzi per facilitare la decomposizione.
Quando aggiungi i materiali nella compostiera, alterna sempre uno strato di materiale fresco a uno di materiale secco, iniziando con uno strato che favorisca l’assorbimento di aria e acqua. Prima di inserire nuovi scarti, assicurati che siano sani e privi di malattie: è meglio evitare parti di piante malate o trattate di recente con prodotti chimici antiparassitari.