Se sei finito su questa pagina è probabile che tu stia cercando di capire come funziona l’algoritmo che Facebook usa per determinare ciò che deve apparire nel flusso delle notizie di ogni utente, ovvero nel newsfeed di Facebook.

Cosa significa EdgeRank?

Ciascun contenuto su Facebook è conosciuto come un “Edge”, un nuovo “confine”. Possiamo considerare ogni aggiornamento dello stato, ogni foto, video, o contenuto pubblicato, una crescita dei confini  e del valore aggiunto che gli utenti attribuiscono a ciascun profilo/pagina, all’interno del social graph.

social graph

Ciascuna interazione rappresenta su Facebook una connessione, un nuovo confine delle nostre relazioni virtuali. In questo senso il newsfeed non è un semplice scorrere di notizie, ma un insieme dei più importanti aggiornamenti che sono determinati dall’algoritmo EdgeRank.

Riporto qui sotto dei dati aggiornati relativi a Facebook nel Luglio 2017, consultabili integralmente qui:

statisticbrain Facebook

[su_note note_color=”#64a20e” text_color=”#ffffff” radius=”4″]L’obiettivo di News Feed è quello di fornire il contenuto giusto alle persone giuste al momento giusto, in modo da non perdere le storie che sono importanti per loro.[/su_note]

Questa è una frase tratta da News Feed FYI , pubblicato il 6  agosto del 2013. Potrebbe sembrarti molto tempo fa, considerando la velocità con cui tutto si aggiorna su internet, e nella fattispecie sui social network. Da allora Facebook sta modificando l’algoritmo proprio in funzione di quell’obiettivo.

Gli elementi che fanno parte di questo algoritmo sono:

  • Affinità con ogni membro della sfera sociale
  • Peso delle interazioni
  • Fattore Tempo collegato alle interazioni

1) Affinità con i membri della sfera sociale.

Quando visiti spesso il profilo di un amico, oppure giri tra le sue foto, trovi poi i suoi aggiornamenti nel feed delle tue notizie. La stessa cosa succede se commenti i cambiamenti di stato di qualcuno che conosci.  Interazioni…si tratta di segnali che avvisano Facebook che hai un’affinità con questa persona o questa organizzazione. E di conseguenza le sue notizie e gli aggiornamenti arrivano nella tua home. Più una persona – o un’azienda – appare nel tuo newsfeed, più aumenta il grado di affinità e più costoro appariranno nel tuo newsfeed. Ma poiché le persone tendono sempre a raggrupparsi attorno ad un piccolo nucleo dei loro contatti (per quanto numerosi essi siano) questo sistema sembra funzionare bene per la maggior parte delle persone presenti su Facebook. Non è una buona notizia per le imprese. Per esempio, se la tua azienda visita il profilo di qualcuno che ti sta seguendo, questo non ha alcuna influenza e non determina che le tue notizie appaiono nel newsfeed della persona che visiti. Tuttavia un tuo commento su una  foto, potrebbe far scattare un suo commento e determinare poi una maggior affinità tra l’azienda ed il profilo della persona.

2) Peso delle interazioni.

Ci sono contenuti che su Facebook acquisiscono più EdgeRank di altri e che hanno quindi un peso diverso e superiore. I contenuti che hanno un peso superiore rispetto ad altri sono i video, le foto ed i link, ovvero contenuti multimediali o interattivi. Sapendo questo, dovrebbe anche cambiare il modo di comunicare tramite Facebook, incorporando gli oggetti che hanno un peso maggiore. E’ interessante notare che il “peso delle interazioni” è diverso da persona a persona. Chi guarda spesso nelle fotografie ha più probabilità di averle nel proprio newsfeed, in misura maggiore di chi non si interessa alle fotografie. 😉 Sempre pensando alle pagine aziendali si impone una strategia diversificata, che usi foto, video e link andando a colpire i diversi segmenti pubblico.

3) Il fattore tempo collegato alle interazioni.

L’elemento finale dell’algoritmo EdgeRank è legato all’attualità, che è il tempo di decadimento della notizia. Una notizia vecchia ha meno probabilità di apparire, a differenza di Twitter che si basa solo sull’ordine cronologico inverso (ogni nuovo tweet abbassa il precedente). Molto semplicemente, ogni attività recente ha molte più probabilità di apparire dell’attività passata. L’implicazione logica è che si dovrebbe cercare di creare attività in corrispondenza dei punti nel tempo in cui il pubblico ha più probabilità di usare Facebook, perché questo riduce il tempo di decadimento ed aumenta la possibilità che i tuoi contenuti raggiungano il newsfeed dei contatti affini. Le notizie che appaiono nel newsfeed hanno oltretutto un EdgeRank maggiore di quello delle altre notizie. Ne deriva che aumentare l’esposizione dei contenuti riduce la competizione per apparire nel newsfeed.

Insomma … se vuoi che i tuoi messaggi e le conversazioni raggiungano i tuoi potenziali clienti, devi trovare un pubblico più piccolo ma più coinvolto che può portare a più presenze nel feed di un pubblico più ampio, ma meno impegnato.

Questo richiede attenzione, tempo speso nello studio del social media marketing (vi garantiamo che si tratta di uno studio costante) ma anche nella cura delle tue relazioni on line… oppure visita la pagina contatti!