Buyer Personas: chi sono gli utenti a cui ti rivolgi?

Buyer Personas: chi sono gli utenti a cui ti rivolgi?

Continua l’esercitazione sul campo dei corsisti di SEO4Beginners, il corso di MADD su SEO e Blogging. Durante lo scorso novembre, abbiamo avuto modo di leggere due articoli interessanti: il primo, in cui Anna Fuoti ci ha parlato dell’Inbound Marketing; il secondo, di Roberta Morina, dove abbiamo capito come bisogna URLare a Google. Oggi è il turno di Laura Leotta, che scrive questo articolo a quattro mani con Marialuisa. Una ragazza che non smette mai di mettersi in gioco. L’argomento del post? Le buyer personas.

Leggiamola un po’.

L’analisi delle buyer personas è uno strumento indispensabile per compredere le caratteristiche del pubblico a cui ti rivolgi. Conoscere i bisogni dei tuoi clienti potenziali, i loro interessi e desideri, è l’unico modo per migliorare la tua offerta. Del resto, se non hai idea di chi sia la persona che può incrociare la tua offerta, come fai a comunicare in modo efficace?

Nella comunicazione one to one, non essendoci alcuna mediazione, possiamo facilmente capire che effetto ha un determinato tipo di messaggio, o il tono di voce che adottiamo.

Nella comunicazione mediata, sul tuo sito web, il destinatario è sempre una persona, che però non vedi. Per capire come reagisce il tuo pubblico, puoi immaginarne i comportamenti, attraverso la misurazione del tempo di permanenza su una determinata  pagina, o la frequenza di rimbalzo. Ma si tratta di analisi che possono essere fatte solo a posteriori.

Se vuoi, invece, rendere la tua offerta commerciale davvero efficace, comprendere, a monte, interessi e desideri del tuo pubblico sarà determinante.

Se ad esempio, vendi corsi di formazione online sul digital marketing il tuo pubblico potrebbe essere costituito da :

  • aziende (responsabile marketing)
  • liberi professionisti (marketers che vogliono aumentare le proprie skill)
  • studenti desiderosi di formarsi (entry level)

Il tuo obiettivo è comunicare meglio con loro, creando dei messaggi personalizzati e, quindi, vendere di più. Studiare i potenziali clienti e orientare la loro decisione d’ acquisto è indispensabile per incrementare le vendite. I professionisti avranno bisogni e obiettivi diversi dai principianti: ecco perché un’offerta commerciale cucita addosso alle esigenze specifiche dei clienti sarà una scelta vicente.

L’identificazione delle buyer personas a chi serve?

Il lavoro che c’è dietro l’identificazione del cliente, o della tipologia di clienti, serve a:

  • aziende che vogliono capire in maniera approfondita i propri clienti
  • responsabili marketing affinché possano meglio direzionare le proprie attività di comunicazione del brand, dei prodotti e dei servizi
  • responsabili commerciali per far emergere le leve sulle quali essi possono agire in fase di contatto e trattativa con il potenziale cliente
  • web agency che vogliono avere un quadro chiaro ed esaustivo dell’audience cui si stanno rivolgendo, per realizzare un sito web e definire un piano editoriale social.

In generale possiamo dire che serve a chiunque abbia come obiettivo quello di comprendere meglio il proprio pubblico, e rendere più efficaci i propri messaggi.

Come definire le buyer personas?

Per costruire le buyer personas devi focalizzare l’attenzione sui tuoi utenti. Chi sono i clienti della tua azienda? Che età hanno? Quale potrebbe essere la loro storia personale? Hanno figli? Che storia lavorativa hanno? Cosa li spinge ad acquistare il prodotto? Quali sono le problematiche e le motivazioni che li fanno desistere a non acquistare?

Le risposte a queste domande, ottenute attraverso una survey al cliente, oltre che la consultazione di dati storici dei reali acquirenti, concorreranno a creare l’identikit del nostro cliente.

Dopo aver raccolto tutte le informazioni, puoi tracciare un profilo dettagliato, che tenga in considerazione i temi a cui è interessato,  le parole chiavi che cerca online, i canali digitali che usa, oltre a i punti di contatto possibili, tra questo e l’azienda.

Naturalmente, più dettagliata è la descrizione, meglio si costruisce l’identikit del cliente ideale. Attraverso questo modus operanti i tuoi messaggi saranno rivolti ad un pubblico specifico. Dovrai creare infatti, messaggi specifici per ciascuna buyer personas. Solo così, il cliente si potrà identificarsi e avrà maggiore attenzione al messaggio. Tu, quindi, avrai maggiore probabilità di catturare la sua attenzione.

Quando condurre un’analisi delle buyer personas

Prima di qualunque progetto di comunicazione. La risposta è semplice. Prima di proferire parola devi sapere a chi stai parlando. Allo stesso modo, prima di pensare a promuovere i tuoi prodotti o servizi, condurre questa analisi è indispensabile per avere un quadro chiaro dei tuoi clienti tipo.

Questo ti renderà consapevole dei loro bisogni e dei problemi a cui dovrai rispondere per intercettare la loro attenzione.

Freelance o agenzia per la tua comunicazione d’impresa?

Freelance o agenzia per la tua comunicazione d’impresa?

Ti piacerebbe usufruire di servizi di comunicazione integrata, esattamente come se ti rivolgessi a un’agenzia di pubblicità tradizionale, a costi contenuti?

MADD è un’agenzia di comunicazione diffusa, in cui convergono diversi professionisti, oltre a me e Giovanni Amato. Investiamo moltissimo nella formazione personale e  ogni giorno affiniamo le nostre conoscenze con l’obiettivo di diventare professionisti sempre migliori. Collaboriamo con appassionati. Siamo sempre pronti ad apprendere, perché questo settore, quello del web marketing e della comunicazione, è in continuo fermento: non per niente ci chiamano creativi!

Meglio collaborare, che competere

Lavorare a un progetto di web marketing significa fare squadra con altri professionisti, se si vogliono ottenere risultati degni di nota. E noi vogliamo crescere, insieme ai nostri clienti. La progettazione di una strategia di Inbound Marketing richiede varie competenze in fase operativa. Ovviamente la qualità di un progetto cresce anche in relazione al budget impiegato: più persone vengono coinvolte e più aumenteranno in maniera direttamente proporzionale sia l’investimento, che i risultati raggiunti.

Fare web content marketing (gestione dei contenuti on line, ovvero testi, ma anche immagini, video, o management di community di utenti) richiede la collaborazione con altri professionisti specializzati, che siano in grado di lavorare per obiettivi comuni per garantire un risultato efficiente ed efficace.

free lance, web agency o agenzia di comunicazione?

1 strategist + 1 esperto SEO + 1 webdesigner = un sito web che ha tutte le caratteristiche per essere user friendly, efficace, accattivante e competitivo.

Un Team di freelance ha costi  inferiori rispetto ad una tradizionale web agency o agenzia pubblicitaria tradizionale, ma indubbiamente tanta specializzazione e motivazione.

L’agenzia di comunicazione tradizionale è infatti composta da un team che si vede ogni giorno in un luogo fisico, ha un affitto da pagare, più persone ci lavorano e più grande sarà l’ufficio e quindi il canone, necessita di più linee telefoniche, computer, accessori, etc… Spese che si sommano a quelle del compenso di ciascun professionista e vanno spalmate sui preventivi. Freelance che si uniscono in team, integrando le proprie competenze generano costi inferiori e lavorano insieme in un’ottica di impresa con struttura orizzontale. Ciascuno farà il suo prezzo ed avrà il suo utile senza troppi passaggi di mani, con l’obiettivo di offrire un prodotto finale di alta qualità.

I vantaggi di rivolgersi ad un team di Freelance

  • Rapidità. La scelta di una decisione finale non deve passare da diversi filtri e settori, la responsabilità è condivisa, ma ti interfaccerai spesso con un unico referente.
  • Flessibilità. Ogni Freelance ha la capacità di autogestire il proprio tempo, nel rispetto del team.
  • Visione. Durante la pianificazione strategica di un progetto web, i  vari Freelance seguono le varie attività direttamente e senza filtri o delegati.
  • Innovazione. Un freelance ha più probabilità e possibilità di aggiornarsi e confrontarsi quotidianamente con le nuove tendenze del mercato.
  • Motivazione. Il Freelance è una figura che avrà maggiori interessi a fare un buon lavoro, in primis per poter mostrare le proprie capacità e talento al pubblico.

Ci prendiamo cura delle esigenze di un cliente come un’agenzia di comunicazione diffusa, smaterializzata e privata di costi fissi, con tutti i plus dell’interazione con diverse figure professionali, che quasi mai lavorano in uno stesso territorio, ma che sono tuttavia costantemente in contatto. Skype e Hangout in questo sono fondamentali.

MADD vuole essere un luogo in cui si incontrano persone che amano il proprio lavoro con l’obiettivo di mettere a tua disposizione competenza e professionalità, per dare ritmo ai tuoi affari attraverso web marketing e comunicazione.

Un team di professionisti freelance è in grado di essere estremamente flessibile e di dimensionarsi in maniera fluida, sulle esigenze dei clienti, facendo di volta in volta convergere per ogni singolo progetto esattamente le persone necessarie. E tu di cosa hai bisogno?

LE PERSONE CERCANO I TUOI SERVIZI ONLINE

Cos’è la brand identity?

Cos’è la Brand Identity? Qual’è il reale significato di questo termine, che tradotto significa Identità della marca?

Per un consulente di marketing costruire un marchio, fare brand identity significa studiare la tua nicchia di mercato. Prima di tutto dovrai identificare alcuni aspetti legati al mercato e a ciò che la gente associa al tuo prodotto.

L’identità aziendale è per sempre

La realizzazione di un marchio aziendale è un lavoro delicato. Quel machio sarà il vestito della tua azienda, quello che la renderà riconoscibile, se fatto nella maniera adeguata. Ti do una checklist veloce, ma efficace, di ciò che è indispensabile tenere in considerazione, prima di aprire qualunque programma di grafica. Pensa a:

  • un insieme di caratteristiche oggettive significative che facciano venire subito alla mente il tuo prodotto/ servizio, pensa al blu di Barilla, al busket per Nike, alla farina per Mulino Bianco
  • una personalità, un modo di essere: Apple è informale e brillante, Diesel provocatoria e urban
  • un universo di significati: Benetton (United Colors of Benetton) ad esempio, ha dato alla marca un’identità di grande fascino per il pubblico giovane, cosmopolita e trasversale
  • una relazione
  • un riflesso, una rappresentazione di ciò che il nostro cliente potenziale vorrebbe essere. La marca deve valorizzare il proprio pubblico, quindi quel riflesso sarà più sbilanciato sull’io ideale che su quello reale del cliente
  • una rappresentazione mentale. Se il riflesso è la rappresentazione esterna della marca, questa è una rappresentazione interiore, una sorta di relazione tra azienda e cliente: la reputazione del marchio presso il suo pubblico

Un logo che non comunica non esiste

Dopo aver studiato  il mercato, la concorrenza e il modo in cui questa comunica (per differenziarsi) è possibile creare un’immagine aziendale che funzioni.

Un marchio che non comunica, semplicemente non esiste. Se vuoi che il mercato sappia della tua esistenza, investi in Brand Identity e aumenta il valore di mercato del tuo prodotto o servizio. E’ un investimento importantissimo per una azienda ma ti garantisco che ne vale la pena.

DAL LOGO DELLA TUA AZIENDA SI PERCEPISCE LA QUALITÀ DEL TUO LAVORO?

Brand Identity: aspetti che determinano la reputazione di un’azienda

Brand Identity: aspetti che determinano la reputazione di un’azienda

Gli aspetti che determinano la percezione e la reputazione di un’azienda da parte del suo pubblico, costituiscono l’identità aziendale, ovvero la Brand Identity corrisponde alla percezione che un’azienda dà di se ai propri clienti costruendo un dialogo, positivo o negativo, con il proprio pubblico.

Brand Identity Naskers

 

Gli elementi determinanti della Brand Identity sono:

Il naming

Sviluppo e creazione del nome di azienda, marca o prodotto.

Lo studio del logo

Ideazione e progettazione di un marchio, che eccelle in originalità e qualità del design grafico e tipografico. Possono essere incluse applicazioni semplici del logo quali business cards, carta intestata, ecc.

L’immagine coordinata aziendale

Sviluppo di un sistema di identità per un’impresa o una marca, completo in ogni suo step e item (strategia, identità nominale e/o visuale, immagine coordinata, punto vendita, espositori materiali di allestimento in-store events, ecc.)

Lo sviluppo dell’identità di un prodotto o servizio

Sviluppo di un sistema di identità per una marca di prodotto o servizio, completo in ogni suo step e item (identità nominale e/o visuale, immagine coordinata, ecc).

La comunicazione integrata per eventi e manifestazioni

Sviluppo di un sistema di identità per una marca che non sia d’impresa, di prodotto o di insegna, completo in ogni suo step e item (strategia, identità nominale e/o visuale, immagine coordinata ecc.). Per esempio, sono da intendersi in questa categoria, identità di eventi (convegni), istituzioni e amministrazioni pubbliche (città), partiti politici, concorsi, ecc.

Il publishing Design

Sviluppo di progetti grafici esclusivamente per l’editoria pubblica o di settore, come: riviste, giornali, libri e/o copertine, collane, ecc.

Naskers: come realizzare una Brand Identity efficace

Naskers: come realizzare una Brand Identity efficace

Come si realizza una Brand Identity efficace? Non con una definizione, ma con un caso reale: Naskers – Naso Buskers Festival

Naskers è un festival di arte di strada nato a Naso (provincia di Messina) nel 2011, giunto ormai nel 2013 alla sua terza edizione.

L’ideazione della comunicazione istituzionale della manifestazione è un lavoro che nasce da un’ analisi che  va dall’identificazione dell’utente potenziale, alla definizione di obiettivi e  di strategie per raggiungerli .

Naskers 2013

Partire da zero, nella comunicazione per eventi, significa dare un’identità al festival, individuare il proprio pubblico, incuriosire, sviluppare, come si dice in gergo, la “brand awareness”ovvero la notorietà del marchio.

Il primo passo è stato indubbiamente studiare, segmentare il nostro pubblico potenziale: chi è? cosa ama? Come catturiamo la lsua attenzione?

Vi riporto uno stralcio della copy strategy scritta nel lontano 2011. Un documento quasi “storico”! Curiosi di sapere?

Naskers: esempio di una operazione operazione di Brand Identity ben riuscita

Brand identity Naskers

Naxida, nome antico del Comune, è incorniciata da uno splendido scenario: davanti il blu del mare e l’arancio dei tramonti delle Eolie e dietro il verde e il bianco dei Nebrodi.

Attraverso questo Festival si vuole valorizzare il cospicuo patrimonio d’arte che il centro ancora conserva con luci colori, fantasia e creatività. Inoltre in questi due giorni si vuole aumentare il flusso turistico a Naso. ll Cast internazionale e la magia che solo questi spettacoli sanno donare ai piccoli centri storici faranno da volano per la programmazione estiva a Naso e saranno inoltre un investimento volto alla crescita del Festival stesso nelle prossime edizioni.

Analisi della situazione

In Italia si annoverano 200 iniziative vicine all’arte di strada. Alcuni Festival Buskers poi sono anche famosi a livello internazionale, come ad esempio Ferrara Buskers. In Sicilia invece solo uno il festival da menzionare: Iblabuskers. Questo per posizione geografica e periodo di svolgimento non sarà competitivo al Nostro, ma sarà complementare.

Obiettivi

Grazie alla quantità e alla qualità degli artisti coinvolti si aspetta, sin dal 2011, anno della prima edizione, abbiamo avuto una cospicua affluenza di pubblico da tutta la Sicilia e parte della Calabria.

Obiettivo della manifestazione è stato:

  • incentivare anche il flusso turistico nazionale e internazionale
  • valorizzare, attraverso molteplici spettacoli di arte di strada, il centro storico del comune di Naso.

Per due giorni, in occasione della prima edizione, e 3 durante la seconda, la città si trasforma in “Naskers”, un luogo incantato dove acrobati, circensi, trampolieri e strampalati personaggi si mescolano alla popolazione residente regalando un’atmosfera all’insegna della festa e del sogno.

Per caratterizzare il festival è stato assolutamente indispensabile, sin dalla prima edizione, progettare una comunicazione istituzionale studiata in grado di costruire nel tempo un’identità ben riconoscibile che crescesse e si articolasse fino a connotare via via Naso come città dell’arte di Strada in Sicilia.

Naming e programma

L’evento, Naskers, il cui nome nasce da una crasi tra il nome del Comune che lo lancia e il nome inglese busker, che significa appunto artista di strada, trasformerà il Comune di Naso per 2 giorni,18 e 19 giugno 2011, in un luogo onirico popolato da artisti di vario genere che si esibiscono nelle diverse piazze, zone pedonali, stradine del centro storico in maniera gratuita. Le esibizioni sono molto varie e l’unica costante è quello di offrire al pubblico uno spettacolo d’intrattenimento.

Analisi del target

Destinatari primari della manifestazione sono, sulla base di un’analisi condotta utilizzando la classificazione per stili di vita di Sinottica,  la “Pre-Elite Progettuale” e i “Ragazzi Evoluti”.

I primi sono soggetti che abitano in città medio-grandi o grandi, hanno un’età compresa in un range piuttosto ampio, in prevalenza fra i 18 e i 54 anni, e la loro dotazione di risorse socio-economiche è medio-alta, alta. Si tratta di un target dove la componente dell’innovazione e del rischio è maggiormente presente. Inoltre è progettuale, sia professionalmente che culturalmente. Appoggia l’iniziativa economica e ha interesse per la politica, discute, s’informa, assiste a manifestazioni. Vanno molto a teatro e seguono manifestazioni culturali di vario genere. Amano la musica, in particolare quella straniera, e vanno spesso a concerti pop/rock. Le culture del consumo seguono criteri emozionali: l’acquisto è d’impulso; sono attratti dal nuovo.

I “Ragazzi Evoluti” vivono invece in centri medi, sono in lieve maggioranza femminile e sono in maggioranza di età compresa fra i 14 e i 24 anni. La dotazione di risorse socio- culturali è medio-bassa. Sono in prevalenza studenti che vivono con i genitori, dunque l’istruzione è medio-bassa ma il reddito è di livello un po’ superiore. Fra i progetti di vita, il piacere e il divertimento hanno una certa rilevanza, senza però scordare la progettualità professionale, che li caratterizza, vivendo ancora in una fase di definizione della loro vita. Hanno sensibilità ecologica, credono nel volontariato e nella lotta al crimine, anche se poi, a livello pratico, non mostrano un eccessivo coinvolgimento. Nei confronti della politica mostrano il più totale disinteresse, sia a livello di partecipazione che a livello semplicemente informativo. Sono molto attivi e ricettivi dal punto di vista culturale, vanno spesso a teatro, a vedere mostre, musei, concerti. I criteri di consumo sono emozionali: acquistano d’impulso e sono attenti al nuovo. Se esce un prodotto innovativo, in vari ambiti, ne sono attratti. L’alimentazione non riveste un ruolo importante, il consumo è distratto e poco organizzato. Ma anche in cucina, se si presenta l’occasione, amano provare il prodotto nuovo o la ricetta straniera. L’orientamento all’alimentazione è conviviale: spesso invitano amici a cena, mangiano fuori e amano sperimentare cibi stranieri.

Ecco, questo è una schermata da cui si evince il target effettivo della manifestazione al 2013, terza edizione.

Direi che ci avevo azzeccato…

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 La strategia di comunicazione

Studio  del marchio logotipo, scelta carattere istituzionale, colori sociali

Sulla base dell’analisi sopracitata abbiamo scelto di utilizzare un logo che potesse comunicare l’evento, in maniera innovativa, essenziale e allo stesso tempo funzionale: il carattere comunica novità, è giocoso e evocativo del mondo dell’arte di strada e della sua subcultura.

La “k” rossa al contrario vuole essere l’elemento distintivo del marchio. Ritrae infatti un giocoliere ammiccante stilizzato. Il font, utilizzato in questo modo, conferisce al logo nel suo insieme una assoluta riconoscibilità immediata.

Come strumento di promozione territoriale abbiamo scelto di realizzare un pieghevole f.to aperto A4, (di cui vi riporto l’immagine proprio qui sotto) piegato su se stesso fino a formare un quadrato. Beh a giudicare dalla tipologia di persone alle quali ci dovevamo rivolgere, una brochure scomoda da portarsi dietro, con tanto testo, o eccessivamente istituzionale sarebbe stata poco apprezzata.

Volevo dare a Naskers un’immagine easy, innovativa, fresca. Così ho deciso di caratterizzare questo strumento come una mappa del festival, non solo uno strumento di promozione ma prima di tutto una “utility”, uno strumento di orientamento. La cittadina non era conosciuta e diversamente le postazioni degli spettacoli sarebbero risultate poco chiare e il festival per nulla fruibile.

Sulla mappa sono stati individuati i punti spettacolo,  ma anche i luoghi caratteristici della città,  il suo patrimonio storico, artistico e paesaggistico: chiese, musei, teatri, zone panoramiche, un’area food e naturalmente le informazioni inerenti gli artisti ospiti della manifestazione e i loro spettacoli.

Screenshot 2014-03-17 18.26.31Alla sua prima edizione Naskers conta già circa 12.000 persone in 2 giorni.

Per la promozione di “Naskers” è stato inoltre creato un website dedicato, www.naskers.it,  al quale rimanderà tutta la comunicazione, attualmente  rifatto e opportunamente aggiornato.

Ma il lancio vero e proprio dell’evento ha avuto luogo su facebook.

Tre mesi prima dell’evento una Kappa rossa al contrario ha invaso le bacheche del socialnetwork, con un tam tam in cui si postava ai propri amici l la k con un pretesto qualunque: Akkiappa la kappa, oppure … la kappa che scappa.

Insomma, le kappa disseminate su facebook, tra Palermo Catania e Messina, cominciarono a destare sospetti e tutti si chiedevano cosa diamine fosse quella strana Kappa rossa al contrario!

Nell’arco di una settimana alla kappa sono stati “aggiunti i connotati”.

Prima gli occhi, poi la bocca ammiccante e infine i cerchietti che rendevano la Kappa un giocoliere. Era fatta, il pubblico era curiosissimo! Milioni di volte mi sono sentita chiedere cosa fosse Naskers.   E da li è partita la campagna di comunicazione… offline ma soprattutto online, Naskers è diventato rilevante, familiare, atteso.

Quell’anno oltre 12.000 persone presero parte all’evento con grande soddisfazione dell’amministrazione comunale di Nasoche anche a fronte di grossi sacrifici per via della crisi, non ha, da allora, mai rinunciato al suo annuale bagno di folla festante proveniente da ogni angolo della Sicilia per rimanere col naso per aria ad ammirare le performance di artisti di strada di fama internazionale.

Le indubbie ricadute positive sul territorio di Naso, divenuta una meta turistica per molti appassionati dell’arte di strada, sono il frutto di un lavoro di squadra indubbiamente orientato alla qualità.

È chiaro che la comunicazione dell’evento, rispecchiando la qualità del lavoro di tutta l’organizzazione,  ha giocato un ruolo fondamentale in fase di lancio e diffusione.

L’uso del social media marketing ha inoltre dato un ritmo decisivo alla campagna pubblicitaria coinvolgendo ed evangelizzando il pubblico, creando un’energia virale attorno al festival.

Posso dire oggi che Naskers è diventato un successo clamoroso che ci ha portato le simpatie di migliaia di visitatori.

Ogni anno migliaia di persone attendono l’annuncio delle date del festival, e puntualmente prendono parte all’iniziativa, prima sui social network, e poi fisicamente durante la manifestazione.

Schermata 07-2456481 alle 16.06.59Una strategia di comunicazione virale basata sulla produzione di contenuti interessanti, relazione e interazione col pubblico.
copertina evento fb Naskers

Costruiamo insieme la tua Brand Identity.