Web writing: le regole (adesso scritte) per scrivere online

Web writing: le regole (adesso scritte) per scrivere online

Web writing. Suona bene, no? Ma sappiamo davvero di cosa stiamo parlando? Che tu abbia un sito aziendale, un tuo blog personale, o che voglia diventare l’eccellenza della scrittura sul web perché è il tuo sogno nel cassetto, non importa: devi leggere questo articolo.

La scrittura è un’arte, è maestria sulle dita, è amore e fantasia. È dedizione e cura. È impegno. Ma è anche linee guida da seguire.

Web writing è studiare, progettare e pubblicare contenuti per il web, adatti al tema del sito per il quale si scrive, che devono essere indicizzati dalle serp dei vari motori di ricerca.

Scrivere un testo per il web non è come scrivere per i media tradizionali: in Internet esistono regole ben precise, senza le quali è impossibile valorizzare i contenuti di un sito e riuscire a promuoverlo adeguatamente.

Le 7 qualità di chi vuole diventare web writer

Ti svegli al mattino e sai che quello che vuoi fare nella vita è scrivere per il web, ma temi di non essere la persona giusta. Ti svelo un segreto, ma non dirlo in giro: siamo tutti la persona giusta, con un po’ di impegno e dedizione.

Se questo non ti basta, ho stilato per te una lista di qualità che il perfetto web writer deve avere.

  1. La passione per la scrittura aiuta, è scontato. Ma è quella passione che dev’essere necessariamente accompagnata da una conoscenza della lingua italiana perfetta. Gli errori di sintassi lasciamoli alle chat. E a qualcun altro
  2. Auto formazione sarà il tuo nuovo mantra: sul web le cose cambiano velocemente, e devi saper restare al passo con le novità
  3. Curiosità: le persone curiose sono dotate di quella versatilità necessaria per affrontare temi differenti, poiché – ti avverto – ti ritroverai molto spesso a scrivere di cose molto diverse tra loro
  4. Umiltà: un buon web writer è uno studente che non smette mai di imparare. Sentirti arrivato non ti farà avere la spinta a fare meglio e a continuare la tua formazione
  5. Puntualità nella consegna dei lavori, anche quando si lavora in condizioni di stress. Mi raccomando!
  6. Conoscenze tecniche: non ti puoi avvalere solo delle tue capacità di scrittura, ma devi anche avere un minimo di padronanza della SEO e di WordPress
  7. Chiarezza nella scrittura: evita ogni gergo tecnico, se non sei certo che il tuo pubblico lo padroneggi. Evita anche il linguaggio troppo auto promozionale e sviluppa la capacità di sintesi

Web Writing: DOs e DON’Ts

vecchio che impreca al pc

Adesso che abbiamo delineato un po’ le caratteristiche attitudinali che un buon web writer deve avere, passiamo a qualche consiglio tecnico.

Su su, anche i tecnicismi possono essere coinvolgenti. Non ci credi? Leggi un po‘ e lasciati sorprendere!

Conosci il tuo pubblico

Puoi scrivere in modo efficace, sul web o sulla carta, solo se sai ciò che vuole il tuo pubblico. In questo modo potrai trovare i contenuti, le parole e lo stile adeguati per comunicare al meglio ciò che ti interessa a chi ti interessa.

Per approfondire → Buyer Persona: chi sono gli utenti a cui ti rivolgi?

Seleziona le fonti

Puoi scrivere davvero su un argomento solo se ne padroneggi – almeno – le basi. Ecco perché, la scrittura per il web prevede (quasi sempre) un’attenta e meticolosa ricerca delle informazioni.

Formatta il testo

Suddividi il tuo contenuto in piccoli “tocchi”, lunghi al massimo cinque-sei righe ciascuno. Questo per evitare il terribile effettomuro di testo”, che non invoglia la lettura anche agli utenti web più motivati.

Suddividi il testo in paragrafi

E assegna a ogni paragrafo un sottotitolo (tag H2) per rendere l’esperienza di lettura più piacevole e scorrevole

Sfrutta gli elenchi puntati e numerati

Sono molto leggibili e attirano l’attenzione del visitatore, favorendo la lettura.

Usa il metodo della piramide rovesciata

Inizia il tuo articolo partendo dalle conclusioni. Vai subito al dunque, dicendo immediatamente la cosa più importante nella prima parte di testo e poi, via via, scendi nei dettagli.

Anche l’occhio vuole la sua  parte

Per una migliore leggibilità a monitor dei tuoi contenuti web, adopera font come Arial, Verdana, Helvetica, che non affaticano il lettore.

Usa il grassetto

Usa il grassetto per dare enfasi, per far risaltare parole o espressioni: grassetta non più di quattro-cinque parole. Ma attenzione a non esagerare: non vogliamo far diventare tutto importante allo stesso modo, altrimenti… niente è davvero più importante.

Inserisci link nel testo per approfondire

I link possono essere interni al tuo sito o blog oppure esterni.

Abbina ai tuoi testi delle immagini

I contenuti più efficaci sono in genere quelli “multimediali”. Le immagini, se scelte con cura, rafforzano il messaggio veicolato dalle tue parole.

Usa parole semplici e familiari

La semplicità vince sempre, anche nella scrittura online. E adopera esempi concreti, per aiutare i lettori a comprendere meglio la teoria.

Non scrivere su sfondi colorati (o su sfondi che sono fotografie)

Il colore dello sfondo deve essere uniforme e deve contrastare bene con il colore del testo. Quindi, il consiglio è scrivere nero su bianco. E quando devi presentare dati numerici, inseriscili in tabelle: così facendo, aumenti la leggibilità dei dati e dai un’impostazione più professionale al tuo contenuto.

Usa i verbi alla forma attiva

nella scrittura per il web è il bimbo che mangia un gelato

La forma attiva è più scorrevole e più immediata. Insomma, nel web, il gelato non è mangiato dal bambino. Ma è il bambino a mangiarlo.

Progetta la grafica del tuo sito

No, non hai sbagliato articolo. Sei un web writer, è vero, ma devi anche pensare a donare al tuo sito un look funzionale. O vuoi distrarre il lettore dal tuo contenuto?

Non formattare il testo con il giustificato

Quello che va bene sulla carta non è detto vada bene per il web. Ecco perché devi usare l’allineamento a bandiera.

Fa’ sempre una revisione finale

Una volta concluso il lavoro di stesura, devi assicurarti che il tuo contenuto sia perfetto. Cerca, quindi, di fare sempre una revisione del testo, per eliminare refusi ed eventuali errori di ortografia, grammatica e sintassi. Ma anche per valutare la coerenza dei concetti e i loro collegamenti logici. E ancora, per verificare che l’ottimizzazione SEO on page è stata fatta in maniera accurata.

Non abusare del maiuscolo

Il maiuscolo, nel web, regala l’impressione che l’autore stia semplicemente gridando. È una regola ben consolidata della netiquette.

Usa i sottotitoli per dividere il contenuto

Servirsi dei sottotitoli, per stratificare il contenuto di una pagina web consente di migliorarne la leggibilità. Ma è bene tenere in mente alcuni consigli:

  • promettere senza mantenere: un sottotitolo che contiene una determinata “promessa” deve avere un corrispettivo nel contenuto che preannuncia
  • usare sottotitoli troppo vaghi e poco descrittivi: è sempre meglio aggiungere delle informazioni che consentano al lettore di avere una visione chiara e complessiva del contenuto della pagina che si ritrova davanti e di fare anche delle inferenze su ciò che andrà a leggere, basandosi proprio sulle informazioni veicolate dal sottotitolo. Inoltre, sottotitoli troppo vaghi sono spesso caratterizzati dall’assenza di keyword, fondamentali per il posizionamento SEO e per la categorizzazione operata dai motori di ricerca.

Scrivi un incipit epico

L’introduzione deve essere accattivante, breve e coinvolgente: deve convincere il lettore che quella che sta leggendo è la pagina che fa al caso suo.

Concludi con una call to action

Per poter coinvolgere il lettore è utile concludere con una call to action: invitare a iscriversi alla newsletter, a lasciare un commento, a scaricare un file, a rispondere a una domanda, a compilare un form contatti.

Web writing: la tua opinione

Bene, io ho appena concluso. E tu? Sposerai questa fiamma o rimarrà solo una passione? Raccontami la tua opinione nella sezione commenti.

 

Inbound Marketing: quando è il cliente a venire da te

Inbound Marketing: quando è il cliente a venire da te

L’Inbound Marketing è la nuova frontiera dell’acquisizione del cliente, in un momento in cui le vecchie tecniche non funzionano più. A condurti in questo piccolo viaggio, è Anna Fuoti, una delle discenti di SEO4Beginners, il corso in Blogging e SEO Copywriting, tenutosi il 4 novembre del 2017 presso la sede di Vulcanìc, a Catania. Larticolo che stai leggendo, in sostanza, è frutto di unesercitazione. A ognuno dei corsisti, infatti, abbiamo assegnato una traccia da sviluppare, che affronta le tematiche discusse durante la giornata di formazione. Detto ciò, non resta che passare la tastiera ad Anna.

Attirare, convertire, chiudere, deliziare. Oggi, ti parlo di Inbound Marketing

Negli ultimi anni, complici un boom di blog e blogger e l’utilizzo dei sempre più svariati social networks, parlare di marketing online è diventato quasi scontato. Oggi, tutti – chi più chi meno – sanno quali sono le strategie che stanno alla base di una campagna pubblicitaria: se ne conoscono le dinamiche, gli strumenti, le tempistiche.

Ma si conosce davvero la strategia migliore, la più giusta?

Proprio grazie a questa conoscenza diffusa dell’argomento da parte dell’utente fruitore, diventa sempre più difficile riuscire a far breccia: chi di noi non ha mai saltato una pubblicità su YouTube o scrollato più velocemente la Home di Facebook, o un articolo, nello stesso momento in cui è apparsa la parolina “sponsorizzato”? Ecco. Proprio da questo nasce l’esigenza di studiare ed attuare una nuova strategia per attrarre clienti o potenziali tali.

Da questa esigenza, nasce l’Inbound Marketing, il marketing che piace alle persone.

Ok, andiamo con ordine.

Inbound Marketing: la definizione di HubSpot

Correva l’anno 2005 quando HubSpot, azienda statunitense che produce software per il marketing, ha coniato la locuzione e la sua definizione, che riporto:

Al contrario dei vecchi metodi di outbound marketing come acquistare annunci, comprare mailing list, e pregare per i contatti, l’Inbound Marketing si concentra sulla creazione di contenuti di qualità che attirano le persone verso la tua azienda e prodotto, dove essi spontaneamente vogliono essere. Allineando i contenuti che pubblichi con gli interessi del cliente, è naturale attirare traffico in entrata che è possibile convertire, chiudere e deliziare nel tempo.

Quando produci contenuti di qualità, nel posto giusto e al momento opportuno, il tuo marketing diventa rilevante e soprattutto utile per i tuoi clienti, e non disturba. Anzi. Ecco perché questo è il marketing che piace alle persone.

Come si procede?

Come sopra, l’aspetto fondamentale di quest’azione riguarda la creazione di contenuti di qualità: il core dell’Inbound Marketing è attirare potenziali clienti senza disturbarli, offrendo contenuti creati ad hoc, che rispondano alle loro domande, che soddisfino i loro bisogni reali, che possano essere di interesse nelle vicissitudini quotidiane.

L’utente passa attraverso varie fasi in questo processo: viene a conoscenza della tua azienda, interagisce con essa, sceglie, torna ad acquistare; e per ogni singola fase, vanno studiate e messe in atto diverse azioni di marketing.

Il metodo Inbound: perché è così vantaggioso ed efficace?

Le ragioni sono essenzialmente tre:

#1 crea brand awareness

secondo una ricerca svolta da Google e Millward Brown Digital’s, nel 2014, il 90% dei buyer operanti nel B2B avvia ricerche online con l’intento specifico di trovare informazioni riguardanti i principali attori di un determinato settore. E lo fa, sia per sciogliersi i dubbi prima di procedere all’acquisto, sia per riordinare le idee e raccogliere dati e pareri che concernono l’implementazione e l’uso di un prodotto o servizio.

#2 Costruisce relazioni

Nel B2B, dove il processo d’acquisto è spesso lungo e complesso, con molta probabilità, coloro i quali stanno ponderando un’azione specifica, continueranno a condurre ricerche e ad assorbire informazioni da contenuti rilevanti in grado di “educarli” e formarli su tematiche specifiche. Quindi, i contenuti che crei quotidianamente ti danno l’opportunità di creare una relazione diretta con questi decisori di acquisto e ti permettono di fornirgli suggerimenti, consigli e risposte alle loro domande. Diventerai, quindi, una fonte autorevole, in grado di fornire le migliori soluzioni nel settore in cui ti muovi.

#3 Genara leads

Per poter accedere ai contenuti di interesse, si deve aver completato un form. Perché? In modo che le aziende abbaino la possibilità di raccogliere dati riguardanti i potenziali clienti e creare contenuti e campagne di marketing maggiormente targetizzate. Non solo: gli utenti che entrano in contatto con questo i tuoi contenuti sono acquirenti consapevoli: conoscono bene il tuo settore e cosa ricercano in un prodotto o servizio.

Vediamo, adesso, le varie fasi di questa strategia.

I benefici dell’inbound marketing

Come ti ho accennato nei paragrafi precedenti, attraverso l’Inbound Marketing puoi ottenere 4 benefici: puoi attirare visitatori curiosi, convertirli da utenti a clienti, chiudere un accordo e deliziarli dopo l’acquisto. Vediamo insieme le quattro fasi del processo inbound.

Attirare

Ossia, attrarre le persone giuste verso il tuo brand, quelle che hanno più probabilità di diventare contatti. Al contrario delle tecniche di “interruption marketing”, tipiche dei media tradizionali, questa strategia ti permetterà di raggiungere con precisione solo le persone interessate, senza l’ingente esborso di denaro speso in parte inutilmente.

Convertire

I visitatori del tuo sito devono diventare tuoi contatti, quindi dovrai fare in modo che ti lascino alcuni dei loro dati: il nome e l’email, ma potrebbero anche essere disposti a darti più informazioni. Più saranno dettagliati questi dati, più potrai conoscerli e coinvolgerli con i contenuti giusti per loro.

Come far sì che questo accada? Dai loro qualcosa in cambio: una risorsa gratuita da poter scaricare, come un tuo ebook, una checklist operativa, o qualsiasi infoprodotto possa essere di loro interesse.

Chiudere

La fase cruciale, quella conclusiva di ogni processo che porta alla vendita: un contatto diventa cliente.

A volte subito, a volte no. Non tutte queste persone che hanno visitato il tuo website, nel momento in cui converti, sono pronte all’acquisto: alcune di loro potrebbero esserlo dopo qualche giorno, una settimana, un mese.

Come impedire che si dimentichino di te? Come evitare di regalare questi preziosi contatti alla concorrenza? Dovrai instaurare con loro un rapporto che ti permetta di non essere dimenticato, e continuare a dimostrare che tu sei quello che stanno cercando, continuando a “nutrirli” con contenuti di valore.

Deliziare

L’Inbound Marketing non finisce con la vendita, va ben oltre. Se delizi i tuoi clienti, continuando ad offrire valore anche dopo la vendita, questi non solo continueranno a vedere te come esperto del settore, ma saranno portati a promuovere per te la tua azienda, portandoti nuovi clienti grazie al passaparola spontaneo.

Gli strumenti dell’Inbound Marketing

ricerca online su smartphone

La metodologia Inbound ti dà l’opportunità di avere successo in ognuna di queste fasi, utilizzando alcuni dei molteplici strumenti che Internet mette a disposizione. Ogni fase ha i suoi specifici mezzi, e modi diversi per utilizzarli.

Strumenti per attirare visitatori sul tuo sito

#1 Blog

Si comincia con un blog. Il modo migliore per attirare nuovi visitatori al tuo sito web, perché potrai creare contenuti di valore e sempre aggiornati, che rispondono alle domande e offrono informazioni utili. Potrai dimostrare la tua competenza, modificando in positivo la percezione della tua azienda, instaurare fiducia e porti come leader di pensiero invece che come banale venditore.

#2 Motori di ricerca

I tuoi potenziali clienti iniziano spesso il loro percorso di acquisto online, e molto frequentemente lo fanno utilizzando un motore di ricerca per trovare le informazioni più utili su un prodotto o un’azienda. Essere visibili su queste piattaforme è una delle chiavi principali del successo della tua strategia Inbound: essere ben posizionato sui motori di ricerca significa che non avrai più bisogno di cercare clienti perché saranno loro a trovare te.

Per fare ciò, dovrai affrontare un’attenta fase analitica che ti permetta di individuare le parole chiave con cui gli utenti cercano il tuo prodotto, ed una successiva fase operativa, in cui andrai ad ottimizzare le pagine del tuo sito in relazione a queste parole chiave (con la SEO e con la SEM).

#3 Social Media

Essere presenti sui motori di ricerca è una grande cosa, ma è essenziale esserlo sui social network con i tuoi contenuti migliori, le tue offerte, il tuo marchio. E ricorda: i social media sono i luoghi della comunicazione bi-direzionale, sono i luoghi della conversazione. Impara a usarli per interagire con i tuoi potenziali clienti, non solamente per piazzare i tuoi prodotti.

Gli strumenti per farli diventare clienti

#1 Call to action

Quando un utente atterra sul tuo sito, devi fare in modo che segua un percorso guidato verso la conversione, limitando il numero di opzioni che potrebbero in qualche modo confonderlo. Le call to action sono pulsanti o link che incoraggiano un visitatore a compiere l’azione che vogliamo che egli compia, come scaricare un ebook, richiedere informazioni o un’offerta.

#2 Landing Page

La landing page è una pagina del tuo sito realizzata appositamente per la conversione, dove gli utenti lasciano i loro dati e diventano contatti. Vanno studiate con molta cura, sia per quanto riguarda il design, sia per i testi e gli elementi audiovisivi, per garantire il più alto numero di conversioni possibile.

#3 Form

Se vuoi che un utente diventi un contatto, è necessario che compili un form, che deve essere ottimizzato per rendere il più possibile agevole il passaggio da visitatore a contatto.

#4 E-mail

E se compila il form ma non è pronto a diventare tuo cliente? Una serie di email, incentrate su contenuti utili e pertinenti, ti aiuterà a conquistare la fiducia dei tuoi contatti. Questo processo viene definito marketing automation o anche lead nurturing.

#5 CRM

CRM sta per Customer Relationship Management, ovvero gestione delle relazioni con i clienti. Grazie ad appositi strumenti (software CRM), è possibile migliorare le relazioni con loro, per guidare la crescita delle vendite e fidelizzare.

Ecco i tool per deliziare i tuoi clientià

#1 Social network

Se vuoi colpire positivamente un utente, devi essere veloce: utilizzare nel modo giusto le varie piattaforme social dà la possibilità di fornire assistenza ai clienti in tempo reale e di continuare a deliziarli con contenuti di valore. Strumenti come i gruppi di Facebook e di LinkedIn sono l’ideale se vuoi continuare a interagire con la tua clientela, facendoti ricordare e amare da chi ha già acquistato una prima volta.

#2 E-mail

Se invii contenuti utili ai clienti acquisiti, come l’ultimo articolo del blog o un nuovo ebook da scaricare, sarà più facile per chi ti ha conosciuto ricordarsi di te. Non solo: ti permetterà anche di presentare nuovi prodotti che potrebbero essere di loro interesse.

Hai compreso cos’è l’Inbound marketing?

In questo articolo abbiamo visto la definizione di marketing inbound, in contrapposizione al marketing oubound. Ne abbiamo esaminato i benefici e elencato gli strumenti per applicarlo. Adesso tocca a te dire la tua. Ti è piaciuta questa nuova forma di marketing? La attuerai? Ti aspetto nei commenti.