Patente: rivoluzione per i rinnovi. Dopo una certa età ora controlli annuali obbligatori

Una volta ottenuta la patente, si può guidare serenamente per alcuni anni senza particolari preoccupazioni, ma è fondamentale tenere sempre sotto controllo la data di scadenza per il rinnovo. Circolare con una patente non più valida comporta infatti sanzioni anche piuttosto salate. La buona notizia è che è davvero difficile dimenticarsi di rinnovarla, poiché la scadenza coincide con il giorno del proprio compleanno.

Vari tipi di patente

Le patenti di categoria A e B presentano modalità di rinnovo pressoché identiche: entrambe permettono di condurre sia autoveicoli che motoveicoli, risultando così le più comuni sia per esigenze personali che lavorative. In particolare, la patente A consente di guidare motocicli anche con cilindrata superiore ai 50 cm³, ampliando notevolmente le possibilità di utilizzo.

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Le patenti di tipo C, invece, sono riservate a veicoli più specifici, come quelli destinati al trasporto di merci o dotati di rimorchio, e consentono anche il trasporto di passeggeri, ma non oltre le 8 persone oltre al conducente. In questi casi, la frequenza dei rinnovi è maggiore rispetto alle categorie A e B: è necessario rinnovare ogni 5 anni fino al compimento dei 65 anni.

Superata questa soglia, il rinnovo diventa biennale, con modalità simili a quelle previste per le patenti A e B, sebbene con alcune differenze. In realtà, non esistono categorie di patente o fasce d’età che impongano il rinnovo annuale, ma il rinnovo ogni 24 mesi è previsto in determinate circostanze. Vediamo nel dettaglio quali sono.

Questione di età

Le patenti A e B, le più diffuse nell’ambito privato, prevedono un rinnovo ogni 10 anni, sempre in corrispondenza del proprio compleanno, senza particolari eccezioni. Tuttavia, questa regola vale fino al raggiungimento dei 50 anni, età a partire dalla quale entrano in vigore nuove scadenze obbligatorie per la visita di rinnovo.

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Dai 50 ai 70 anni, infatti, la validità della patente si riduce a 5 anni, mantenendo comunque la scadenza nel giorno del compleanno. Con l’avanzare dell’età, gli intervalli tra un rinnovo e l’altro si accorciano ulteriormente, tenendo conto di fattori come il possibile calo della vista o della soglia di attenzione.

Tra i 70 e gli 80 anni, il rinnovo va effettuato ogni 3 anni, mentre dagli 80 anni in poi la scadenza si riduce a 2 anni. Sebbene la visita medica per il rinnovo si concentri principalmente sul controllo della vista e dell’udito, fondamentali per la guida, possono essere valutati anche altri parametri di salute.

Dopo i 70

Superati i 70 anni, il medico incaricato potrebbe ritenere opportuno verificare anche altri aspetti, come la pressione arteriosa e lo stato psicologico generale, per assicurarsi che le condizioni siano ancora idonee alla guida. Può sembrare eccessivo, ma è risaputo che la prontezza mentale e fisica dei 20 anni non è la stessa a 80, per cui queste verifiche aggiuntive sono spesso adottate come misura di sicurezza.

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Generalmente, l’esito della visita e il conseguente rinnovo della patente sono immediati. Tuttavia, in alcuni casi può essere necessario attendere la consegna della nuova patente direttamente a casa. Di solito, la procedura non richiede più di 15 giorni, ma esistono numeri e contatti utili da chiamare qualora i tempi dovessero allungarsi.

Durante la visita medica è previsto il pagamento di un contributo, la cui ricevuta va presentata; l’importo può variare in base alla regione di residenza. Le agenzie di pratiche auto sono abilitate a gestire il rinnovo, così come le ASL locali e le sedi ACI. In ogni caso, il rinnovo avrà piena validità legale.

Altri tipi di patente

La patente di categoria D è destinata ai conducenti di autobus, con un limite massimo di 9 persone a bordo, compreso il conducente. In questo caso, la periodicità dei rinnovi è diversa: fino ai 70 anni il rinnovo è previsto ogni 5 anni, per poi passare a intervalli di 3 e infine 2 anni dopo i 70 e gli 80 anni.

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Esistono inoltre numerose altre categorie di patente, come la KA e la KB, pensate per chi svolge attività di trasporto passeggeri, ad esempio tassisti o autisti privati. In aggiunta, le patenti per motoveicoli possono coprire cilindrate maggiori: fino a 1,3 tonnellate per la KA e oltre per la KB.

Infine, sono previsti patentini speciali per la guida di veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose, come la ADR e la CFP, per i quali è obbligatorio seguire corsi di formazione specifici. Qualunque sia la patente posseduta, è sempre fondamentale informarsi sulle scadenze previste in base all’età, poiché possono variare sensibilmente e talvolta essere soggette a modifiche normative.

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