- 📌Perché i viaggi lunghi in auto sono impegnativi: il punto di vista del geriatra
- 📌Strategie pratiche per ridurre l’affaticamento fisico durante i lunghi viaggi
- 📌Gestire la stanchezza mentale: tecniche per restare vigili e concentrati
- 📌Alimentazione, idratazione e organizzazione: la preparazione che fa la differenza

Viaggiare in auto per lunghi tragitti è una pratica sempre più diffusa, sia per motivi di lavoro che di piacere. Tuttavia, affrontare molte ore al volante può rappresentare una sfida importante, soprattutto per le persone anziane o per chiunque desideri mantenere alte le proprie prestazioni cognitive e fisiche. Secondo il parere di numerosi geriatri, esistono strategie specifiche per ridurre l’affaticamento durante i lunghi viaggi in auto, con benefici che si riflettono anche sulla produttività e sull’efficienza nel mondo degli affari. In questo articolo approfondiremo i consigli degli esperti, soffermandoci sulle soluzioni più efficaci per prevenire stanchezza e stress, e garantire viaggi sicuri e confortevoli.
Perché i viaggi lunghi in auto sono impegnativi: il punto di vista del geriatra
I viaggi lunghi in auto sottopongono il corpo e la mente a uno stress prolungato. Secondo i geriatri, l’immobilità forzata, la postura statica e la concentrazione richiesta dalla guida possono causare affaticamento muscolare, rigidità articolare, riduzione della vigilanza e calo dell’attenzione. Tutti questi fattori possono avere un impatto ancora più marcato nelle persone anziane, ma non risparmiano nemmeno i guidatori più giovani, soprattutto quando il viaggio si svolge in condizioni di traffico intenso o su strade monotone.

Il geriatra sottolinea che il corpo umano non è progettato per restare fermo per ore. La circolazione sanguigna rallenta, i muscoli si irrigidiscono e il metabolismo si abbassa. Inoltre, la mente è costretta a mantenere uno stato di allerta costante, che può portare a un sovraccarico cognitivo e a una diminuzione della capacità decisionale, aspetto particolarmente critico per chi viaggia per affari e deve arrivare a destinazione lucido e pronto ad affrontare meeting o trattative.
Un altro aspetto spesso trascurato riguarda l’idratazione e l’alimentazione: durante i viaggi lunghi, si tende a bere meno per evitare soste frequenti, ma questo può portare a disidratazione e, di conseguenza, a stanchezza e perdita di concentrazione. Anche la scelta degli snack gioca un ruolo fondamentale nel mantenere alti i livelli di energia e attenzione.
Strategie pratiche per ridurre l’affaticamento fisico durante i lunghi viaggi
Per contrastare l’affaticamento fisico, il geriatra consiglia innanzitutto di programmare soste regolari ogni 1-2 ore di viaggio. Durante queste pause, è importante scendere dall’auto, camminare, fare qualche esercizio di stretching e mobilizzazione articolare. Anche solo pochi minuti di movimento aiutano a riattivare la circolazione, prevenire crampi e rigidità e migliorare il benessere generale.
La postura durante la guida è un altro elemento chiave: regolare il sedile in modo che la schiena sia ben appoggiata, le ginocchia leggermente flesse e i piedi facilmente raggiungano i pedali senza sforzo. L’utilizzo di un piccolo cuscino lombare può aiutare a mantenere la curva fisiologica della schiena e prevenire dolori. Il geriatra suggerisce inoltre di alternare la posizione delle mani sul volante e, se possibile, di condividere la guida con altri passeggeri per distribuire lo sforzo.
Un ulteriore consiglio riguarda la temperatura e la ventilazione dell’abitacolo: mantenere un ambiente fresco e ben aerato aiuta a ridurre la sonnolenza e il senso di stanchezza. Evitare di impostare il riscaldamento troppo alto o l’aria condizionata troppo fredda, per non affaticare ulteriormente l’organismo.
Gestire la stanchezza mentale: tecniche per restare vigili e concentrati
L’affaticamento mentale è spesso meno percepito rispetto a quello fisico, ma può essere altrettanto pericoloso, soprattutto per chi deve affrontare appuntamenti di lavoro subito dopo il viaggio. Il geriatra suggerisce di alternare periodi di guida con brevi pause di rilassamento mentale: ascoltare musica rilassante, praticare esercizi di respirazione profonda o semplici tecniche di mindfulness possono aiutare a scaricare la tensione e a rinnovare la concentrazione.

Un altro aspetto importante è la gestione della monotonia: cambiare spesso la playlist musicale, ascoltare podcast stimolanti o audiolibri può mantenere la mente attiva e prevenire il rischio di distrazione. Anche coinvolgere i passeggeri in conversazioni leggere e piacevoli può essere un ottimo modo per restare vigili, purché non si perda mai di vista l’attenzione alla guida.
Per chi viaggia per affari, è fondamentale evitare di lavorare al telefono o al computer durante le soste, per non sovraccaricare ulteriormente il cervello. Le pause dovrebbero essere dedicate esclusivamente al recupero psico-fisico, in modo da arrivare a destinazione nelle migliori condizioni possibili.
Alimentazione, idratazione e organizzazione: la preparazione che fa la differenza
La preparazione del viaggio è un aspetto spesso sottovalutato, ma può fare una grande differenza nella prevenzione dell’affaticamento. Il geriatra consiglia di pianificare in anticipo gli orari di partenza e arrivo, scegliendo se possibile le fasce orarie meno trafficate e più fresche della giornata. Anche la scelta degli snack e delle bevande da portare con sé è fondamentale: preferire acqua naturale, frutta fresca, frutta secca e barrette energetiche leggere, evitando cibi troppo grassi, salati o zuccherati che possono appesantire la digestione e favorire la sonnolenza.
L’idratazione deve essere costante: bere piccoli sorsi d’acqua regolarmente, anche se non si avverte sete, aiuta a mantenere alta la vigilanza e a prevenire cali di energia. Se si viaggia in compagnia, organizzare un turno alla guida permette a ciascuno di riposare e ridurre il rischio di affaticamento eccessivo. Per chi viaggia per affari, può essere utile programmare una notte di riposo prima di un incontro importante, evitando di affrontare riunioni subito dopo un viaggio particolarmente lungo.
Infine, il geriatra suggerisce di non sottovalutare mai i segnali del corpo: se si avverte sonnolenza, mal di testa, difficoltà di concentrazione o altri sintomi di affaticamento, è fondamentale fermarsi e prendersi una pausa. La sicurezza e il benessere vengono sempre prima degli impegni di lavoro, e solo una buona organizzazione permette di conciliare efficacemente le esigenze professionali con la salute personale.